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Stefanini, Luigi.

Filosofo italiano. Nominato professore di Filosofia teorica all'università di Messina (1936), dove insegnò successivamente (1937-40) anche Pedagogia, e di Filosofia ed Estetica in quella di Padova (1940-56), S. fu attento investigatore della tradizione platonico-agostiniana in cui ritrovò i segnali del proprio "idealismo cristiano", inteso come riconoscimento della subordinazione del reale al principio trascendente. Dopo la pubblicazione di L'azione, saggio sulla filosofia di M. Blondel (1913), Idealismo cristiano (1930) e del significativo contributo Esistenzialismo ateo ed esistenzialismo teistico (1952), S. passò all'elaborazione del "personalismo" secondo cui l'essere è personale e prodotto della persona, distinta dai caratteri di qualità, unicità e comunicazione. La persona tuttavia rimanda anche al trascendente, a colui che unifica i diversi elementi, sostenendoli con il proprio atto; la persona è quindi principio metafisico, aperta al supremo valore attraverso la razionalità che è approfondimento e conquista d'unità nell'Io e nella realtà. Tale ideologia presuppone un personalismo sociale finalizzato alla democrazia, intesa come elevazione del principio personalistico, in base al quale l'Io precede la collettività e ne rappresenta il fine ultimo. Conseguentemente al concetto personalistico, S. affrontò la questione pedagogica, cui dedicò testi come: Pedagogia e didattica (1947), Vaglio umanistico della scuola attiva (1953) e Personalismo educativo (1954), nei quali il filosofo identificò l'educazione come momento di chiarificazione pragmatica e maieutica della persona. Tra le altre opere di S., citiamo: Immaginismo come problema filosofico (1936), Inquietudine e tranquillità metafisica (1937), Arte e critica (1942) (Treviso 1891 - Padova 1956).